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“San Prospero merita una politica chiara, trasparente e inclusiva”: Sauro Borghi fa chiarezza sulle recenti dichiarazioni emerse a seguito della sua decisione di presentarsi alle regolari elezioni amministrative piuttosto che alle primarie di partito o coalizione invocate da una nuova lista e che chiamerebbero al voto un numero limitato di sanprosperesi.
Vengono spesso nominati “trasparenza, partecipazione e coinvolgimento della cittadinanza” ed è proprio per rispondere a questo appello alla “trasparenza” che, essendo stato chiamato in causa, sento il dovere non di rispondere a chi mi accusa di “indecisione e vaghezza” ma di dare spiegazioni di quanto sta accadendo ai sanprosperesi, ai quali in definitiva è rimandato il giudizio sulla amministrazione passata ed esprimersi su quella futura.
Tutto era pronto un anno fa per affrontare questo giudizio: scelta unitariamente la figura del Sindaco da proporre nella mia persona, scelti i candidati per il Consiglio comunale, preparato il programma. Un cavillo giuridico, per quanto spiacevole, ha impedito di procedere con le regolari elezioni.
Legare alla mia persona la principale responsabilità di quanto accaduto lo scorso giugno lo trovo scorretto dal momento che, come già affermato all’epoca dei fatti, si è trattato di un errore – per quanto sanzionabile dal punto di vista giuridico – puramente formale che entrambe le liste di allora hanno commesso.
Tutto rimandato, così ho pensato. Invece no! Nell’ombra qualcuno se ne è uscito dicendo che bisognava rifare tutto e “passare attraverso il voto democratico, l’unico strumento capace di riflettere la volontà collettiva”.
Un gruppo di ex-assessori e consiglieri, che con me hanno condiviso progetti ed obiettivi per cinque anni nello scorso mandato, ha quindi lavorato silenziosamente fin dal giugno scorso per mettere in piedi una lista alternativa e ambire probabilmente ad un ruolo di comando.
D’accordo, ma con quale programma alternativo? Con quali motivazioni si vuole spaccare una squadra che ha lavorato intensamente per continuare a migliorare il nostro paese? Per quale motivo dividere il centro sinistra?
La mia persona è stata accusata di “proporre accordi riservati per evitare di dare voce alla comunità”. Da quando ho intrapreso la vita politica ho sempre agito nel bene e nell’interesse della comunità, nel rispetto delle regole e in totale trasparenza. Ritengo queste accuse non solo infondate ma del tutto diffamatorie dal momento che da parte del mio gruppo e del sottoscritto sono state fatte proposte con l’intento di cercare un punto di incontro all’interno del centro sinistra.
Per quanto riguarda la trasparenza ed il coinvolgimento della cittadinanza, io sono stato il primo ad avanzare queste richieste: come Sauro Borghi ci ho sempre messo la faccia e accettando di ricandidarmi ho inteso sottopormi al veritiero giudizio della popolazione, di tutta la popolazione, non solo di una parte iscritta al partito che si esprimerebbe attraverso le primarie. Queste sono uno strumento valido di selezione di dirigenza all’interno di un partito, ma non si può certo pensare che sia strumento più democratico del suffragio universale, ovvero la regolare elezione amministrativa aperta a tutti i cittadini aventi diritto di voto.
Il Sindaco, come ho sempre ribadito, deve rappresentare tutti e lavorare per tutti i cittadini, non solo per pochi iscritti.
Evidentemente la mia volontà di coinvolgere l’intera cittadinanza non piace ma soprattutto non conviene alla potenziale nuova lista, da qui le polemiche che sono seguite.
Sono sempre stato dell’idea che in un paese come il nostro si debba pensare al bene della comunità. La scorsa primavera abbiamo creato un gruppo coeso di persone che hanno semplicemente a cuore il bene dei propri concittadini, proponendo progetti concreti e raggiungibili.
So anche che sono state mosse critiche al mio operato ma pare ci si dimentichi che le persone che oggi si candidano nella lista alternativa fino a pochi mesi fa erano a capo degli assessorati più importanti all’interno del Comune (Bilancio, Scuola, Pari Opportunità, Cultura, Ambiente) e responsabili delle scelte sempre condivise. Come si può criticare il proprio operato addossando colpe ad altri?
Sono sereno dei traguardi raggiunti e delle battaglie fatte per promuovere una rete di servizi educativi degni e adeguati alla domanda, per rendere il nostro comune appetibile ai nostri giovani con iniziative sportive e di intrattenimento ma anche per aver incoraggiato le imprese a consolidarsi e creato posti di lavoro e favorito la cultura con una stagione teatrale oggi apprezzata e partecipata.
Se alla luce di questi risultati sono diventato un ostacolo lo si dica apertamente e si renda noto su quale programma alternativo ci dovremmo confrontare e misurare. Altrimenti senza un programma (e io ho quello elaborato un anno fa aggiornato con punti mirati a migliorare sempre più il territorio e il benessere dei cittadini) restano in campo solo ambizioni personali ed eventuali primarie diventerebbero una faida nominativa che nuoce al centrosinistra e non risponderebbero a ciò che ci chiedono i sanprosperesi.
Il mio auspicio è che si riporti il confronto su un terreno di lealtà.
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