BPER: l’agroalimentare italiano guida l’Europa e spinge la crescita del Paese

Il settore agroalimentare si conferma un pilastro dell’economia italiana, con risultati record nel 2024.
Secondo il Rapporto sull’Economia Agroalimentare 2025 di BPER, il valore aggiunto dell’agricoltura ha raggiunto 44,4 miliardi di euro, con una crescita del +9% rispetto al 2023. Questo risultato porta l’Italia al primo posto in Europa, davanti a Francia e Spagna.
Anche l’industria alimentare è in crescita, con 37 miliardi di euro di valore aggiunto (+3,5%), terzo posto nell’UE. La produzione aumenta in tutte le regioni, con punte al Sud, ma le aree più forti restano Lombardia, Veneto e Sicilia.
La filiera agroalimentare ha generato 676 miliardi di euro di fatturato, con esportazioni per 69 miliardi (+7,5%) e un saldo positivo nei prodotti trasformati di 14,2 miliardi. La domanda estera è stata decisiva. Crescono anche settori collegati come agriturismi e produzione di agroenergie: oggi l’agricoltura fornisce l’11% dell’energia rinnovabile nazionale, con la possibilità di arrivare al 22% entro il 2030.
Restano però sfide importanti: dazi internazionali, accesso al credito, innovazione, sostenibilità e ricambio generazionale. Le imprese agricole guidate da under 35 sono solo 52.700 (7,5% del totale). Il fenomeno dell’Italian sounding – prodotti che sembrano italiani ma non lo sono – preoccupa per l’impatto sulle esportazioni.
L’agri-tech e la digitalizzazione sono visti come settori chiave per il futuro, ma servono più investimenti e supporto finanziario.
Eliana Chessa, responsabile dell’Ufficio Studi BPER, sottolinea:
“Questo settore coinvolge 1,4 milioni di addetti e oltre 700 mila imprese. La riduzione dei tassi della BCE ha creato le condizioni per far ripartire la domanda di finanziamenti e sostenere la crescita”.
Marco Lazzari, responsabile del Servizio Agri Banking, aggiunge:
“Accompagniamo le imprese in ogni fase della filiera, con attenzione a innovazione, sostenibilità, energie rinnovabili e gestione dei rischi climatici. Giovani e donne sono una forza fondamentale per lo sviluppo del settore”.
