“Il silenzio dell’eleganza: l’addio a Re Giorgio”

L’Italia della moda piange oggi il suo Re. Si è spento all’età di 91 anni Giorgio Armani, icona senza tempo di stile e genialità imprenditoriale. Talmente regale da meritare l’appellativo di Re Giorgio, nessuno come lui ha saputo incarnare un’eleganza discreta, capace di superare le mode passeggere e di parlare a generazioni e culture diverse.
Non solo stilista, ma creatore di un’estetica nuova, Armani ha cambiato per sempre il modo di vestire e di pensare l’eleganza. Nelle sue linee pulite e nella sua sobrietà si rifletteva una filosofia: quella del lusso silenzioso, raffinato, che non ha bisogno di gridare per essere riconosciuto.
Oggi, Milano, la città che lo ha visto nascere come imprenditore e crescere come mito piange uno dei suoi figli più illustri. Ma le sue visioni restano vive: nei tessuti, negli spazi, nei pensieri di chi ama l’eleganza autentica.
A diffondere la notizia è stato il Gruppo Armani «Con infinito cordoglio, si legge nella nota, il Gruppo Armani annuncia la scomparsa del suo ideatore, fondatore e instancabile motore. Il signor Armani, come è sempre stato chiamato con rispetto e ammirazione da dipendenti e collaboratori, si è spento serenamente, circondato dai suoi cari. Infaticabile, ha lavorato fino agli ultimi giorni».
Ma l’eredità di Giorgio Armani non si ferma alla moda. Con il progetto Armani Hotels & Resorts, realizzato in collaborazione con Emaar Properties, il designer ha lasciato un’impronta indelebile anche nel mondo dell’hospitality di lusso. Due le strutture simbolo: l’Armani Hotel Dubai, inaugurato nel 2021, e l’Armani Hotel Milano, aperto nel 2011.
Un impero, certo. Ma soprattutto un segno culturale: il segno di chi ha trasformato l’eleganza in una forma d’arte, destinata a rimanere per sempre.
Lorena Provasi
