Mirandola, cuore e tecnologia per la sanità: arriva il robot chirurgico all’Ospedale Santa Maria Bianca.

Un passo avanti concreto per la sanità pubblica della Bassa Modenese, è stato presentato ufficialmente martedì 15 luglio all’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola il nuovo robot chirurgico CORI, uno dei sistemi più avanzati per la chirurgia protesica del ginocchio. Un risultato che nasce dalla forza della comunità, dalla generosità del territorio e dalla collaborazione tra istituzioni e associazioni.
Il progetto “Insieme per la Salute
L’acquisto del robot, del valore di 148 mila euro, è stato possibile grazie al progetto “Insieme per la Salute”, promosso da AMO Nove Comuni Area Nord, Lions Club Mirandola e Rotary Club Mirandola, con il sostegno dei Comuni di Mirandola e dell’Unione Area Nord insieme a tante realtà associative del territorio.
Una comunità compatta attorno al proprio Ospedale
La presentazione ufficiale è stata molto partecipata, con la presenza delle autorità sanitarie e dei rappresentanti istituzionali. A fare gli onori di casa la dottoressa Romana Bacchi, Direttrice Sanitaria dell’AUSL di Modena, insieme a Giuseppe Licitra della Direzione sanitaria dell’ospedale Santa Maria Bianca, Annamaria Ferraresi, Direttrice del Distretto Sanitario dell’Area Nord di Modena e il dottor Calogero Alfonso, Direttore del reparto di Ortopedia e Traumatologia.
Sul fronte delle istituzioni civili erano presenti vari sindaci dell’Area Nord di Modena: tra cui Letizia Budri, Sindaco di Mirandola, Michele Goldoni, Sindaco di San Felice sul Panaro Marika Menozzi , Sindaca di Concordia Claudio Poletti, Sindaco di Finale Emilia e Presidente dell’Unione dei Comuni Modenesi Area Nord (Ucman) Alberto Calciolari, sindaco di Medolla Veronica Morselli , sindaca di San Possidonio e Monja Zaniboni, sindaca di Camposanto
Tecnologia e competenza al servizio della salute
Il robot chirurgico CORI, già in uso da circa un mese, consente di eseguire interventi di protesi al ginocchio con una precisione millimetrica, grazie a una mappatura 3D in tempo reale dell’anatomia del paziente. La tecnologia guida il chirurgo con un braccio robotico semi-autonomo che garantisce la massima sicurezza e permette di adattare ogni intervento alle esigenze specifiche di ciascun paziente.
Il dottor Calogero Alfonso ha evidenziato come questa tecnologia consenta di ottenere risultati migliori, tempi di recupero più rapidi e minori rischi di complicanze post-operatorie.
Nel 2024 il reparto di Ortopedia di Mirandola ha effettuato 46 interventi di protesi di ginocchio, mentre nei primi cinque mesi del 2025 già 29 le operazioni eseguite.
Le dichiarazioni
Romana Bacchi ha dichiarato:
“Questo robot rappresenta più di un salto tecnologico: è il simbolo di una comunità che partecipa, che vuole contribuire attivamente alla crescita della sanità pubblica”.
Anche la Sindaca Letizia Budri ha ribadito l’orgoglio per un progetto che unisce istituzioni, volontariato e cittadini: “È il segno di una comunità che si unisce per costruire il futuro della propria sanità. Grazie a chi ha contribuito con impegno e generosità a questo risultato”.
Claudio Poletti, in qualità di Presidente Ucman, ha sottolineato come questo risultato sia il frutto di una rete virtuosa tra istituzioni, associazioni e cittadini, che da sempre caratterizza il territorio dell’Area Nord.
Mirco Besutti, presidente uscente del Rotary Club Mirandola, ha ricordato la partecipazione corale che ha portato al successo della raccolta fondi: “Abbiamo coinvolto oltre 4.000 persone, tra eventi, cene e concerti. Il risultato è stato possibile solo graze alla generosità del nostro territorio”.
Nadia Poletti, presidente uscente del Lions Mirandola ha ribadito: la sinergia che ha coinvolto
privati cittadini istituzioni e associazioni, dimostra l’importante ruolo dell’Ospedale di Mirandola per la comunità. Ha voluto inoltre considerare le figure sanitarie come moltiplicatore di competenze e di valori non solo locali .
Infine la dott.ssa Francesca Pantoli in qualità di rappresentante di AMO Nove Comuni Area Nord, ha sottolineato: “Per AMO è stato un onore contribuire a favore del territorio. La popolazione ha risposto con entusiasmo e senso di appartenenza, questa è la vera ricchezza del nostro Servizio Sanitario Nazionale. AMO promuove tante attività con questo comune denominatore: la partecipazione e la responsabilità condivisa per la salute pubblica. Anche se non tutti useranno questo robot, tutti ne beneficiano perché rafforza il sistema sanitario per l’intera collettività”.
Ricordiamo la grande generosità del territorio, dalla gente comune alle associazioni come PRO MIRANDOLA, MENECO’ DI MEDOLLA, LA PROLOCO DI SAN FELICE S/P, LA FONDAZIONE SCUOLA DI MUSICA CARLO E GUGLIELMO ANDREOLI,E IMPRENDITORIA LOCALE. Tra le aziende decisivo è stato il contributo di Claudio Reggiani, uno degli imprenditori più importanti e generosi del territorio, che ha sostenuto in modo determinante la raccolta fondi. A rappresentarlo durante la conferenza stampa c’era la moglie
Un esempio di comunità che guarda avanti
Il progetto “Insieme per la Salute” è la dimostrazione concreta di quanto la collaborazione tra istituzioni, cittadini e associazioni possa tradursi in investimenti veri per la salute pubblica. Con l’arrivo del robot CORI, l’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola rafforza la propria offerta ortopedica, con uno sguardo al futuro, alla tecnologia e alla qualità delle cure.
Lorena Provasi.































