REGGIO EMILIA – RIFIUTI ABBANDONATI: CON LE FOTOTRAPPOLE IN ARRIVO LE PRIME SANZIONI

Interventi di raccolta e pulizia straordinaria, ma anche azioni mirate per contrastare gli abbandoni illeciti di rifiuti che creano degrado e sporcizia, oltre a problemi igienici. Prosegue l’impegno del Comune di Reggio, in collaborazione con Iren e Polizia locale, per il decoro urbano e per il contrasto a incuria e abbandono di rifiuti in città. Tra le ultime azioni messe in campo, l’attivazione delle fototrappole ha permesso di intercettare in maniera puntuale comportamenti scorretti come l’abbandono di rifiuti, ingombranti o sostanze pericolose. In poco meno di due mesi, da quando ha preso avvio la sperimentazione di questo nuovo strumento, sono stati rilevati oltre 900 abbandoni di materiali in luoghi impropri, ovvero al di fuori di cassonetti e centri di raccolta dedicati. Di questi abbandoni, in 273 episodi gli autori hanno scaricato i loro rifiuti da veicoli a motore, dalla targa è stato quindi possibile identificare immediatamente i responsabili. Per gli altri conferimenti si tratta invece di abbandoni realizzati a mano per i quali sono in corso accertamenti svolti dalla Polizia locale che in alcuni casi hanno già consentito di risalire agli autori, tra loro anche alcuni commercianti, in particolare della zona Stazione.
LE SANZIONI – Le sanzioni vanno dai 200 ai 400 euro, ma si può incorrere anche in una denuncia penale nei casi di abbandono di sostanze pericolose. Inoltre, il recente decreto legge “Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti” ha inasprito il quadro sanzionatorio. In caso di abbandono di rifiuti tramite automobile, in futuro potrà scattare la segnalazione alla Procura con un’ammenda compresa tra 1.500 e 18.000 euro. Se il gesto avviene in prossimità di fiumi, aree protette o zone già inquinate e comporta un pericolo concreto per le persone o l’ambiente, potrà essere previsto anche l’arresto, con pene da sei mesi a cinque anni e mezzo, fino a sette anni nei casi più gravi. Le pene sono ulteriormente aggravate per i titolari di attività commerciali e in particolare per chi gestisce rifiuti edilizi, per i quali esiste un iter dedicato. La sanzione è prevista anche qualora l’abbandono avvenga accanto a un centro di raccolta o isola ecologica: il conferimento scorretto resta una violazione